Introdotta nel febbraio del 2010 ma di fatto divenuta operativa solo un mese dopo, la squalifica per blasfemia ha nel corso di questi anni mietuto vittime eccellenti, colpendo tuttavia a macchia di leopardo e solo nel caso uno dei direttori di gara avesse colto una bestemmia di un tesserato (o l’avesse riportata a sua discrezione) o il Giudice Sportivo ne fosse venuto a conoscenza tramite le immagine televisive. Gigi Buffon la scampò dopo un gol di Marco Rossi in Juve – Genoa (non smentì l’epiteto ma scherzò dicendo che aveva “uno zio un po’ porcellino”), niente sconti invece per Kaladze durante un Genoa – Lecce o Mazzarri, squalificato due anni e mezzo fa dopo le imprecazioni rivolte al quarto uomo nel corso di Napoli – Brescia (nell’occasione gli fu combinata anche un’ammenda di 5mila euro). Più di recente Legati del Padova, squalificato dopo l’esordio in campionato col Trapani (aveva bestemmiato negli spogliatoi), e l’allenatore del Vicenza Dal Canto (durante il derby perso contro il Venezia, beccato dalle telecamere di Rai Sport).
Insomma, di bestemmie sui campi di calcio se ne sentono (purtroppo) tante e anche i labiali sono spesso inequivocabili, eppure le squalifiche si contano sulle dita di una mano; incauto e sfortunato, dunque, Luca Siligardi, il centrocampista offensivo del Livorno che domenica scorsa è sceso in campo al Dall’Ara contro la sua ex squadra, il Bologna: l’ex Primavera dell’Inter è stato pizzicato dalle telecamere nell’atto di pronunciare una frase blasfema dopo un gol sfiorato, il Giudice Sportivo Tosel ha preso atto delle immagini e lo ha fermato per un turno (salterà dunque la partita casalinga di mercoledì contro il Torino):
“Il Giudice Sportivo, ricevuta dal Procuratore federale rituale e tempestiva segnalazione (fax delle ore 12.26 odierne) ex art. 35 1.3) CGS circa la condotta tenuta al 31° del secondo tempo dal calciatore Luca Siligardi (soc. Livorno), consistente nella pronuncia di un’espressione blasfema; acquisite ed esaminate le relative immagini televisive (Infront – Sky), di piena garanzia tecnica e documentale; osserva: le immagini televisive documentano che, nelle circostanze indicate, il calciatore Siligardi, dopo aver effettuato un tiro verso la porta avversaria mancando per poco il “bersaglio”, recriminando con se stesso proferiva, nell’esclusione di ogni ragionevole dubbio, un’espressione blasfema. Ne consegue ex artt. 35 e 19 CGS l’ammissibilità della prova televisiva e la sanzionabilità di tale comportamento. P.Q.M. delibera di infliggere al calciatore Siligardi Luca (soc. Livorno) la sanzione della squalifica per una giornata effettiva di gara in merito alla segnalazione del Procuratore federale”.
Nel giorno dell'”ammonizione” alla Curva Sud della Juve, Tosel ha anche squalificato per un turno sei giocatori oltre al già citato Siligardi; si tratta degli espulsi Basha del Torino e Maicon della Roma, entrambi espulsi. Erano in diffida e sono stati ammoniti, inoltre, Lucarelli (Parma), Cesar (Chievo Verona), Diamanti (Bologna) e Rodriguez (Fiorentina).
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